In questo giorno del 1941, il capitano Lord Louis Mountbatten, cugino di secondo grado del re Giorgio VI di Gran Bretagna e l'unico uomo diverso dal re a ricoprire contemporaneamente il grado in tutti e tre i servizi militari, è tra quelli gettati nel Mar Mediterraneo quando il suo cacciatorpediniere, il HMS Kelly, è affondato.
La nave di Mountbatten era tra diversi incrociatori britannici, cacciatorpediniere e navi da guerra affondate al largo di Creta dai bombardieri tedeschi. Il Kelly fu attaccato da soli 24 bombardieri; 130 membri dell'equipaggio furono uccisi. Mountbatten era ancora sul ponte della nave quando alla fine si capovolse; tuttavia, riuscì a nuotare fino a riva e prendere il controllo dell'operazione di salvataggio. Alla fine avrebbe accettato, come alto ufficiale alleato presente, la resa delle forze di terra giapponesi nel sud-est asiatico da parte del generale Sieshiro Itagaki.
Nota a margine: solo un giorno prima dell'affondamento del Kelly, la corazzata Valoroso fu danneggiato ma non affondato durante un altrettanto feroce attacco aereo tedesco, anch'esso al largo di Creta, che riuscì ad affondare due incrociatori e quattro cacciatorpediniere. Tra i membri dell'equipaggio della Valoroso era il nipote di Lord Mountbatten, il principe Filippo di Grecia.
Mountbatten sopravvisse al terrore della guerra contro le potenze dell'Asse, solo per essere ucciso da una bomba dell'esercito della Repubblica irlandese, piazzata sulla sua barca, il 26 agosto 1979.